Ieri sera una cena veramente speciale per festeggiare il compleanno del mio Amore…ci siamo infatti voluti regalare una serata al famoso Combal.Zero, chef Davide Scabin.
Mi sento un po’ in soggezione nello scrivere la recensione perché non mi ritengo in grado di parlare con competenza di una cucina di così alto livello; farò solo un breve racconto dell’esperienza gastronomica che abbiamo vissuto e rimando chi volesse approfondire, alle parole certo più autorevoli, di chi scrive di cucina come professione!
Mi sento un po’ in soggezione nello scrivere la recensione perché non mi ritengo in grado di parlare con competenza di una cucina di così alto livello; farò solo un breve racconto dell’esperienza gastronomica che abbiamo vissuto e rimando chi volesse approfondire, alle parole certo più autorevoli, di chi scrive di cucina come professione!
(ad esempio qui: http://www.altissimoceto.it/2007/03/09/ristorante-combalzero-rivoli-to-release-20/)
Entriamo nella lunghissima sala chiusa da vetrate che offrono da una parte la vista sul Castello di Rivoli e dall’altra una panoramica sui tetti della città sottostante, ci accomodiamo al tavolo riservato che è ampio e ben distanziato dagli altri, ideale per una cena a due.
Ci viene portata subito la carta delle acque e servito un calice di champagne come aperitivo accompagnato da un assaggio di vitello tonnato delicatissimo, che si scioglie in bocca; scegliamo l’acqua (una semplicissima Sparea frizzante!) e ci immergiamo nella lettura del menù.
La voglia è quella di assaggiare tutto ma alla fine scelgo come antipasto le crocchette di baccalà mantecato, chips di patate violette e tisana al Pastis, piatto veramente ricercato e dai sapori perfettamente bilanciati. Salto il primo e passo allo stinco di maialino con asparagi e salsa di cocco, carne tenerissima e grande abbinamento di sapori e colori.
Il mio fidanzato parte con due piatti di pesce, il trancio di pescatrice con pesto e, come primo piatto, le candele con scorfano, ceci vongole e broccoli, un gran piatto dai sapori spiccatamente mediterranei; come secondo sceglie la carne, un filetto di fassone alla milanese (impanato però nei grissini) con una torretta di patate in salsa olandese, piatto decisamente più strutturato e dai sapori decisi.
Veniamo ai dolci e io ordino il tortino al cioccolato Ecuador 55% con doppio latte (immerso in una spuma di latte servito con a parte un gelato al fiordilatte)…ne avrei mangiati 10!
Il festeggiato, che non ama i dolci, ordina un microdessert, il kit 3&40: bavarese yogurth e lampone, mousse cioccolato e caffè e cremino vaniglia e salsa al pistacchio, tutti racchiusi in micro barattolini che sembrano creme per il viso! Inutile dire che ho assaggiato anche quelli così come ho divorato le praline deliziose servite con il caffè!
Abbiamo bevuto un ottimo Pinot Grigio alsaziano di Hugel, proprio il vino che preferisco, aromatico ma non eccessivamente profumato.
Il conto in due…..beh dico solo che equivale ad un terzo del mio ultimo stipendio (è uno stipendio abbastanza da fame, non preoccupatevi!)
Un’esperienza unica che speriamo di ripetere per altre occasioni speciali!
Ci viene portata subito la carta delle acque e servito un calice di champagne come aperitivo accompagnato da un assaggio di vitello tonnato delicatissimo, che si scioglie in bocca; scegliamo l’acqua (una semplicissima Sparea frizzante!) e ci immergiamo nella lettura del menù.
La voglia è quella di assaggiare tutto ma alla fine scelgo come antipasto le crocchette di baccalà mantecato, chips di patate violette e tisana al Pastis, piatto veramente ricercato e dai sapori perfettamente bilanciati. Salto il primo e passo allo stinco di maialino con asparagi e salsa di cocco, carne tenerissima e grande abbinamento di sapori e colori.
Il mio fidanzato parte con due piatti di pesce, il trancio di pescatrice con pesto e, come primo piatto, le candele con scorfano, ceci vongole e broccoli, un gran piatto dai sapori spiccatamente mediterranei; come secondo sceglie la carne, un filetto di fassone alla milanese (impanato però nei grissini) con una torretta di patate in salsa olandese, piatto decisamente più strutturato e dai sapori decisi.
Veniamo ai dolci e io ordino il tortino al cioccolato Ecuador 55% con doppio latte (immerso in una spuma di latte servito con a parte un gelato al fiordilatte)…ne avrei mangiati 10!
Il festeggiato, che non ama i dolci, ordina un microdessert, il kit 3&40: bavarese yogurth e lampone, mousse cioccolato e caffè e cremino vaniglia e salsa al pistacchio, tutti racchiusi in micro barattolini che sembrano creme per il viso! Inutile dire che ho assaggiato anche quelli così come ho divorato le praline deliziose servite con il caffè!
Abbiamo bevuto un ottimo Pinot Grigio alsaziano di Hugel, proprio il vino che preferisco, aromatico ma non eccessivamente profumato.
Il conto in due…..beh dico solo che equivale ad un terzo del mio ultimo stipendio (è uno stipendio abbastanza da fame, non preoccupatevi!)
Un’esperienza unica che speriamo di ripetere per altre occasioni speciali!
4 commenti:
Concordo sulla recensione e anche sul fatto che non si tratta di un locale per morti di fame.
"[...]piatto veramente ricercato e dai sapori perfettamente bilanciati."
Sarà mica il caso di tirarsela un po' di meno? mah...
Uff..sarà mica il caso di leggere altri blog se non ti va bene niente di questo? Personalmente apprezzo molto le recensioni che non provengono da critici gastronomici ma da gente comune che ama la buona tavola e qualche volta - perché no? - si regala un pranzo speciale.
E poi trovo che i menu dei grandi ristoranti siano fonti di ispirazione impagabili per scoprire nuovi ingredienti e accostamenti insoliti. Attendiamo altre recensioni!
Condivido pienamente l'opinione di Elisa!
Ho notato che coloro che amano i menu di alta cucina solitamente stanno a stecchetto tutta la settimana oppure a casa propria sono vittime di una cucina oltremodo scadente...Sarà solo una mia impressione?
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